Filippo il Buono, duca di Borgogna, arriva al potere nel 1419. Riunisce i Paesi Bassi, che all’epoca hanno una popolazione di circa 2 milioni di abitanti. La sua corte itinerante porta Filippo in diverse città dei Paesi Bassi come Lille, Mechelen, Gand e Bruges. Alla sua corte sono legate migliaia di persone e l’arte e la cultura sono molto importanti. Jan van Eyck e i suoi colleghi traggono vantaggio da questa situazione. Gli incarichi arrivano numerosi. Nel 1425, il maestro Jan van Eyck diventa pittore di corte e arriva ad essere il confidente del duca Filippo il Buono. “Pittore di corte” significa che Van Eyck deve essere disponibile per numerosi incarichi, anche per quelli diplomatici, a volte addirittura per viaggi segreti. Si reca infatti in Spagna e in Portogallo, dove dipinge il ritratto di Isabella del Portogallo, la futura moglie di Filippo. La vedete qui accanto al suo consorte. Van Eyck è quindi il confidente del centro assoluto del potere. Continua però a lavorare anche per altri clienti, nobili e prelati. E per Judocus Vijd ed Elisabeth Borluut, la facoltosa coppia di cittadini di Gand che commissionano ai fratelli Van Eyck l’Agnello mistico. “Non troverò mai un altro Van Eyck”, afferma Filippo il Buono. Jan van Eyck è un genio unico? Un fulmine a ciel sereno, come si sostiene soprattutto nel XIX secolo? Un miracolo? Lo scoprirete premendo il tasto A. Tra poco, sullo schermo, gli esperti vi presentano Jan van Eyck e la sua opera.